dreamvolution [il clone pigro di x-novo]

28 June 2005

why there should always be a title for any content? aborro

Filed under: x-novo — paolo margari @ 1:17 am

they’re false
they’re crazy
they’re just the voice they pretend to fight
i’m myself
with the people that can only teach me
that’s why i was thinking that
writing that
singing that
making of it a deep message for u.
thank u my love.
i hope one day u’ll understand me
bye 4 now

27 June 2005

something 2 say

Filed under: x-novo — paolo margari @ 11:53 pm

it was great
and she was greater as well (i like this expression)
that’s all
nothing else to say
i was thinking that multinational are not so bad
they just care of profit
but after profit they care of our society
if it is not like a perfect mechanism it won’t work so
they will do the best to make our society work better
for them and for it
and she’s still great
greater than them
cos she’s not a multinational (i hope, i do hope)

ps: will i ever destroy my career with that? maybe, that is why life is so wonderful, isn’t it?
she’s just herself
and she lives for herself
and a little bit also for me
the one that want to do the best for her
so she know that in this world there’s someone else
that is doing something just for her
only for her
nobody else
and he’s great as well
cos he make me growh
thanks to his culture
thank to his believes
that are not the ones that appear from a speeach
but are deeply set on his own
and apperar just when it needs
thanks to everybody
maybe you’re a part of god
that’s why i do believe
and please, if i’m fool, just unuderstand me
this would mean that i just believe in you.
nothing else to say. goodbye baby.

rivisitato in stato di lucidità flessibile

26 June 2005

lecce: il verde in gabbia nella capitale del tarocco

Filed under: x-novo — paolo margari @ 7:50 pm

piazza mazzini

nel seguente trattato eretico si descrive sinteticamente, fornendo ove necessario opportune valutazioni, la presenza di verde pubblico, attrezzato e non, sul suolo urbano del comune di lecce (italia del sud).

a parte la centralissima villa comunale, sulla quale spenderò qualche parola circa i grotteschi regolamenti che vi sono applicati, lecce non ha altri spazi verdi pubblici a parte le aiuole-pattumiera degli alberi lungo le strade e le fioriere in stile funebre del viale giardino realizzato di recente lungo viale dell’università.

piazza mazzini è un mattonato contornato da auto.

villa reale dispone di un grande giardino ma l’area non è accessibile e neppure visibile.

l’istituto delle marcelline è privato dunque non accessibile e neppure visibile dall’esterno.

l’area dell’ex ospedale vito fazzi è chiusa e non è da considerarsi spazio verde, comunque non è accessibile.

infine, un’altra area che sulle mappe comunali viene colorata in verde, per rompere la monotonia del quadro, è una che tuttavia è in gran parte mattonata, accessibile solo in determinati orari. l’area in questione è caratterizzata da funzioni esclusivamente residenziali per la particolare categoria che vi ha dimora, i defunti, parte dei quali sino al 2001 erano annoverati tra la popolazione residente nel comune a testimonianza che c’è una profonda cultura mortuaria presso l’ufficio anagrafe.

esiste una piccola villetta in zona san pio (circoscrizione rudiae), mattonata, con pochi giochi per bambini.

qualcuno pensa di localizzarvi un centro commerciale, tra le case di un’area urbana degradata e caratterizzata quasi esclusivamente da funzioni residenziali.

dimenticavo il manto erboso del via del mare, costantemente non accessibile se non a pochi milionari, pochi giorni all’anno. se sarà attuata la proposta di renderlo sintetico per benevolenza, considerando il colore del polimero che andrà a sostituire il prato, continueremo a considerarlo zona verde.

torniamo alla villa comunale. il punto di partenza la ricerca di spazi verdi urbani in cui potersi andare a sdraiare sul prato, a pieno contatto con la natura, in cui lasciare i bambini giocare a pallone, in cui andare coi cani o anche a cavallo, uno spazio con alberi, sentieri, vialetti, che porti vita nel grigio contesto di cemento, traffico e disoccupazione di una povera città del mezzogiorno (vedasi statistiche economiche piuttosto che affermazioni degli amministratori di qualsiasi livello, prevalentemente una categoria di panzoni puzzolenti dimoranti le loro villettine semiabusive fuori la città, confortevoli appartamenti immersi nella disperazione o piccoli nidi ristrutturati nell’umido parco edilizio del centro storico barocco)
i prati della villa comunale sono in realtà off limits. si chiamano aiuole e non consentono altro che la vista, in determinati orari del giorno. ai cittadini sono concessi solo i viali mattonati dunque possiamo affermare che i leccesi non hanno diritto a sdraiarsi su di un prato, a meno che non contravvengano il severo regolamento di polizia urbana che, oltretutto, nega anche due calci ad un pallone, l’accesso in bicicletta (negato di fatto dal traffico automobilistico anche al di fuori dalla villa) e molte altre cose.

in conclusione, proviamo a fornire un saggio consiglio a tre categorie di sfortunati utenti della città.

residenti: se potete scappate quanto prima dall’inferno che vivete.

cani teppisti: negli orari di chiusura della villa comunale potete defecare nelle fioriere del viale giardino, colonizzando abusivamente, nel contempo, nuovi territori.

turisti che avete scelto il salento come meta delle vostre vacanze: siate più accorti in futuro onde evitare simili errori, non abboccate alle stronzate che vi dicono i tour operator e, soprattutto, gli amministratori locali e, infine, non disperate, considerando che sbagliare (involontariamente) è umano.
sbagliare volontariamente invece è da mascalzoni pertanto la definizione di chi, preposto allo sviluppo urbano, ha prodotto simili risultati, è demandata al risultato di una logica equazione.

20 June 2005

se è questo che volete… voi almeno state bene (forse)

Filed under: x-novo — paolo margari @ 8:05 pm

Referendum francese: hanno perso i professionisti dell’europeismo
sempre a proposito di referendum, peccato. per noi, per un’integrazione che pare l’unica soluzione per un cambiamento sociale che come alternativa ci offre una fine molto prossima e poco dolorosa. questo si capisce osservando che accade: i numeri confermano che la caduta c’è ed è inesorabile. i media sono l’anestetico.
ed io che mi cibo così poco di media provo a immaginare cosa sarà e provo a seguire quei pochi pazzi che ancora credono di potersi mettere in salvo.
loro stanno bene, forse. noi no, di certo.

se è questo che volete… voi almeno state bene (forse)

Filed under: x-novo — paolo margari @ 8:05 pm

Referendum francese: hanno perso i professionisti dell’europeismo

sempre a proposito di referendum, peccato. per noi, per un’integrazione che pare l’unica soluzione per un cambiamento sociale che come alternativa ci offre una fine molto prossima e poco dolorosa. questo si capisce osservando che accade: i numeri confermano che la caduta c’è ed è inesorabile. i media sono l’anestetico.

ed io che mi cibo così poco di media provo a immaginare cosa sarà e provo a seguire quei pochi pazzi che ancora credono di potersi mettere in salvo.

loro stanno bene, forse. noi no, di certo.

17 June 2005

è l’italia un paese di merda o lo sono gli italiani? o tutti e due?

Filed under: x-novo — paolo margari @ 11:14 pm

leggete…

quando piero welby compary come editorialista su radicali.it cominciai a credere che fosse un esponente del variegato partito qualunquista che pur tanto mi sarebbe piaciuto avere l’opportunità di votare – spesso nn sono altro che questo.

poi ho saputo della sua disabilità. non cambia l’opinione, per me un disabile è una persona come tutte le altre, non certo un inferiore che merita compassione. merita critiche, come chiunque altro e, più di chiunque altro, merita quanto più possibile della nostra considerazione, per via di un (naturale?) senso di pari opportunità che personalmente avverto, credo non meno di quanto lo avverta la società.

bene, l’editorialista scrive e bene anche – talvolta pecca di eccessiva conoscenza al punto da rendere la nicchia di lettori sazi molto piccola, infatti spesso non c’è posto per me.

questo editoriale pone dubbi su quanto sia ‘sociale’ il concetto di pari opportunità nel nostro paese. io lo vedo più come un fenomeno normativo che, peraltro, si cerca di alienare in controtendenza con quanto di civile si è andato conquistando nell’ultimo secolo.

ecco perché mi pongo certe domande. non facevo io con welby, leggete, se potete, prima di giudicare, e la domanda nascerà spontanea anche a voi.

13 June 2005

referendum: dio abbia pietà di chi non ha votato

Filed under: x-novo — paolo margari @ 3:48 pm

reportage referendum di alex cafè

Molti residenti all’estero non hanno potuto votare i 4 referendum su fecondazione assistita e ricerca scientifica perché non sono mai venuti in possesso delle schede elettorali.
I consolati rispondono generalmente che sono andate smarrite o che sono state recapitate ad indirizzi errati.

Il 10 giugno presso la sede consolare alla quale sono iscritto (Londra) ho assistito alle lamentele di più di un italiano che non ha potuto votare per questo motivo.
Lontano da Londra alcune settimane per lavoro non ho potuto votare entro il 9, data ultima perché le schede elettorali, inviate per corrispondenza, fossero recapitate alla sede consolare.
Perché tale data di voto è diversa? Nessuno mi ha mai detto che gli italiani all’estero votassero prima degli altri.

Inoltre, per le schede smarrite, il termine ultimo per fare denuncia era il 29 maggio.
Come fa a saperlo un italiano che non passa dal consolato?
Non tutti vivono presso la città in cui è ubicata la sede consolare.

E’ un sistema finalizzato a rendere molto difficoltoso l’esercizio del diritto di voto se non, in alcuni casi, a negarlo fattivamente.

A partire da tutti i sedicenti cattolici, dio abbia pietà di chi non ha votato, prima che di chi non ha votato sì. Mi chiedo quanti un giorno si pentiranno di questo.
Ovviamente non si potranno mai pentire il papa o i preti che per loro scelta non potranno mai imbattersi in problemi di infertilità.

Torna la lira…

Filed under: x-novo — paolo margari @ 3:22 pm

Questi qui fanno sul serio: Maroni: “Referendum su lira ed euro” (repubblica.it)

Il danno è stato compiuto, ogni cambiamento potrà solo peggiorare le cose. Sarebbe bastato mantenere la doppia circolazione più a lungo per allentare il violento e vile opportunismo dei commercianti e sopperire all’incredibile tacito consenso del governo dinanzi a quanto è accaduto.

Inoltre c’è da chiedersi: è giuridicamente possibile indire un referendum su una materia finanziaria e comunitaria?

Infine, venendo al reale obiettivo dei ‘leghisti referendari’, quanto ci guadagneranno da un’operazione simile, ammettendo (con molta fantasia) che vada in porto?

Torna la lira…

Filed under: x-novo — paolo margari @ 3:22 pm

Questi qui fanno sul serio: Maroni: “Referendum su lira ed euro” (repubblica.it)

Il danno è stato compiuto, ogni cambiamento potrà solo peggiorare le cose. Sarebbe bastato mantenere la doppia circolazione più a lungo per allentare il violento e vile opportunismo dei commercianti e sopperire all’incredibile tacito consenso del governo dinanzi a quanto è accaduto.

Inoltre c’è da chiedersi: è giuridicamente possibile indire un referendum su una materia finanziaria e comunitaria?

Infine, venendo al reale obiettivo dei ‘leghisti referendari’, quanto ci guadagneranno da un’operazione simile, ammettendo (con molta fantasia) che vada in porto?

8 June 2005

No OGM: an unique world search engine

Filed under: x-novo — paolo margari @ 12:21 am

GM Contamination Register
This GM contamination register is the first of its kind in the world. Although GM crops were grown on over 80 million hectares in 2004, there is no global monitoring system. Because of this failure of national and international agencies, GeneWatch UK and Greenpeace International have launched this joint initiative to record all incidents of contamination arising from the intentional or accidental release of genetically modified (GM) organisms (which are also known as genetically engineered (GE) organisms). It also includes illegal plantings of GM crops and the negative agricultural side-effects that have been reported.

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