…ed è morta l’obbedienza a certe balle clericali.
migliaia di credenti hanno celebrato la messa negata dal vicariato in una piazza, davanti ai portoni di una chiesa rimasta chiusa, perché bigotta, anacronistica, lontana dai suoi fedeli. non siamo pecore, per questo non vogliamo pastori, tanto meno corrotti e falsi. ecco l’ultimo post di piero welby nella sua rubrica ‘il calibano’ su radicali.it e lucacoscioni.it. riguarda la crudeltà della legge teoconservatrice 40/2004 votata dal centrodestra con le simpatie dei centristi del centrosinistra, che farà piangere centinaia di genitori, costretti a subire un figlio nato con malformazioni, perché questo suggeriscono le gerarchie cattoliche (non certo quel concetto astratto e generale denominato dio). di fronte all’oscurantismo, all’integralismo cattolico, la scienza è fatta carta straccia e l’italia fa un salto indietro di qualche secolo in ossequio all’obbedienza. ma la maggior parte degli italiani comincia a svegliarsi, a non credere più in queste balle.
intanto l’eurispes dichiara che 7 italiani su 10 sono favorevoli all’eutanasia.
(dal blog di piergiorgio welby)
È agosto, le polemiche tra politici sfioriscono nello spazio di un mattino e lasciano la ribalta alle alghe tossiche, ai vibrioni, alle meduse, alle terrifiche predizioni dell’esperto di turno che disegna scenari apocalittici per i nostri mari che, divenuti tra breve (?) più caldi dei tropici, saranno popolati di barracuda, squali, pesci velenosi e di tutta quella fauna ittica che, viaggiando nelle acque di zavorra delle petroliere, raggiunge i nostri mari. Sembra che le paure aiutino a vivere, e più sono paure “metafisiche” più alimentano il bisogno di dimenticare altre e più concrete paure. Un dato allarmante emerge da un rapporto mondiale redatto da ‘March of Dimes’, organizzazione no-profit americana e presentato da Jennifer Howse, presidente dell’associazione. Il rapporto, titolato “March of Dimes Global Report on Birth Defects: The Hidden Toll of Dying and Disabled Children”, denuncia che almeno 3,3 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono nel mondo ogni anno a causa di difetti congeniti, e di tutti quelli che sopravvivono 3,2 milioni saranno mentalmente o fisicamente disabili a vita. Il 95% dei decessi per questo motivo, potrebbe essere alleggerito se solo si adoperassero semplici strumenti di prevenzione, educazione alle gestanti, colloqui con le coppie geneticamente a rischio, diagnosi prenatale.
Capito bene? Il rischio più concreto non è che i nostri figli possano essere uccisi dal veleno del Pescepietra mentre fanno il semicupio nel mare di Rimini o di Rapallo, o vengano assaliti, in quel di Capocotta, da famelici barracuda, ma la nostra preoccupazione dovrebbe essere quella di preservarli da quelle malattie genetiche che anche la diagnosi pre-impianto può evitare. In attesa di salvarli dal Pesce Pietra, le coppie infertili portatrici di alcune patologie geneticamente trasmissibili potrebbero ricorrere alla diagnosi pre-impianto se la legge 40/2004 non vietasse questa opportunità precludendo ai cittadini la possibilità di diagnosticare preventivamente e quindi di evitare serie patologie genetiche e garantire ai figli quel minimo di salute che chiunque vorrebbe per condurre un’esistenza dignitosa.
Le leggi non dovrebbero essere intoccabili, tant’è che il ministro Livia Turco ha deciso di affidare a Maura Cossutta il compito di rivedere le linee guida della legge 40 sulla procreazione assistita, ma la 40/2004 per molti cattolici sembra essere un comandamento divino che sancisce l’intangibilità dell’embrione. Alfredo Mantovano ed altri 16 senatori della Cdl hanno presentato un’interpellanza al ministro sollevando critiche. I parlamentari intravedono nella decisione la volontà del governo non tanto di modificare la legge, quanto di “svuotare di contenuto, in modo surrettizio, una legge dello Stato” . Più realisti del re diffidano anche di Tertulliano che, pur facendo ricadere l’aborto sotto il divieto di omicidio, aveva distinto fra il seme e il frutto, fra l’embrione appena concepito e l’individuo completo. Per una parte degli Italiani la 40/2004 è una legge crudele: pone ostacoli che creano sofferenze inutili e apparentemente al solo fine di mantenere un’impostazione sacrale della riproduzione umana che non è condivisa da tutti. Chi è di questa opinione può informarsi su cosa fare visitando il sito lucacoscioni.it